Biografia di Annette Bening
Nasce a Topeka, in Kansas, il 29 Maggio del 1958. Al liceo si dedica inizialmente alla danza, esibendosi sul palcoscenico dell’Old Globe Theatre, ma la sua passione diviene presto la recitazione. Prende parte ad alcune rappresentazioni al San Diego Repertory Theatre, quindi dopo la laurea viene ammessa all’American Conservatory Theatre di San Francisco, dove diviene parte della compagnia teatrale della scuola. Dopo altre rappresentazioni si trasferisce poi a New York, ed è lì che ottiene i primi riconoscimenti venendo premiata nel 1987 come migliore attrice esordiente per la sua prestazione in “Coastal Disturbances”. Debutta sul grande schermo relativamente tardi, nel 1988, in un piccolo ruolo nella commedia “Non è stata una vacanza…ma una guerra”. L’esordio vero e proprio avviene invece l’anno seguente nel film in costume “Valmont” di Milos Forman, cui seguono nel 1990 “Cartoline dall’inferno” ed il noir “Rischiose abitudini” di Stephen Frears. Per quest’ultimo riceve la sua prima nomination all’Oscar come migliore attrice non protagonista. Nel 1991 affianca Robert De Niro in “Indiziato di reato” ed è assieme ad Harrison Ford in “A proposito di Henry”. Lo stesso anno è candidata al Golden Globe come migliore attrice nel ruolo di Virginia Hill in “Bugsy”, film il cui co-protagonista Warren Betty diventerà suo marito nel 1992. I due fanno di nuovo coppia sullo schermo già due anni dopo in “Love affair”, dove peraltro vediamo l’ultima interpretazione di Katherine Hepburn. Nel 1995 è in “Riccardo III” come regina Elisabetta e in “The president”, che le vale una nuova nomination al Golden Globe. Seguono la commedia fantascientifica “Mars attacks” (1996) di Tim Burton ed il thriller d’azione “Attacco al potere” (1998). Nel 1999 riscuote grandi consensi nello psicothriller “In dreams” e soprattutto in “American beauty”, grazie al quale ottiene (oltre a vari altri premi) la nomination all’Oscar come migliore attrice protagonista. Dopo “Da che pianeta vieni?” (2000) e il western “Terra di confine” (2003) diretto da Kevin Kostner, riceve il Golden Globe per la sua prestazione sul personaggio di Julia Lambert in “La diva Julia” (2004). Nuove nominations, incluso il Golden Globe, arrivano poi per “Mrs Harris” (2005) e “Correndo con le forbici in mano”. Il primo decennio del secolo prosegue con un poco lusinghiero Razzie Award per la peggiore interpretazione nel film corale al femminile “The Women” del 2008 (premio diviso,comunque,fra tutte le attrici del cast) ma si conclude con una seconda nomination all’Oscar per “I ragazzi stanno bene” (2010).